Scuola, un veronese su due si ferma alle medie.

Più diplomati tra gli uomini e più laureate tra le donne. Ma nel Veronese a sorprendere è la percentuale ancora elevatissima di popolazione che ha in tasca al massimo il diploma di scuola media inferiore, il 47 per cento dei maschi ed oltre i 48 tra le femmine. Sono alcuni dei dati messi in luce dal più recente censimento permanente della popolazione dell’Istat per il Veneto, che prende in considerazione la rilevazione svolta nel 2020.

I residenti censiti in provincia di Verona sono stati 927.810; il campione su cui è stato valutato il livello di scolarizzazione è composto dai chi ha un’età superiore ai nove anni. In regione il quadro evidenziava, ancora due anni fa, una componente di oltre 160 mila analfabeti (3,6 per cento), 736mila (16,28) residenti che hanno completato solo il ciclo della scuola primaria, 1,3milioni (29 per cento) che hanno conquistato la licenza media.

La pattuglia più numerosa è costituita dai diplomati, 1,6milioni (37 per cento). Le lauree sono appannaggio del 13,5 per cento dei residenti (183mila in possesso di triennale e 427mila di magistrale specialistica o laurea del vecchio ordinamento). Infine solo 17.211 veneti hanno conseguito un diploma di alta formazione o hanno concluso un dottorato di ricerca.

Nel Veronese il 2,97 per cento degli abitanti non è in possesso di nessun titolo, il 16,44% dei residenti con più di nove anni ha concluso soltanto le elementari, il 28 ha superato l’esame di terza media. Qui si poteva lasciare la scuola solo fino a quando l’obbligo scolastico non è stato innalzato, a partire dai primi anni 2000, ai 16 anni. Il 52 per cento di chi risiede in provincia ha ottenuto la maturità (37,84) o la laurea (14,7).

Gli uomini si sono fermati più spesso al diploma (39,7% contro il 36,1% delle donne) e hanno cercato successivamente di inserirsi nel mondo del lavoro. Mentre le donne, soprattutto negli ultimi decenni, hanno superato il numero dei colleghi «dottori», completando gli studi universitari: il 4,83 per cento ha una triennale (3,5 la percentuale di maschi) ed il 10,1 una magistrale (o vecchio ordinamento) contro il 9,27 della popolazione maschile.

Risultati superiori rispetto alla media veneta, ma allineati o leggermente inferiori al dato nazionale. Al dottorato di ricerca arriva lo 0,36 per cento dei maschi e lo 0,37 delle femmine. Elevata anche la quota di stranieri, che abita sul nostro territorio, in possesso del titolo di scuola superiore (38,65 per cento) o di laurea (11,19). Un dato da leggere comunque incrociando le fasce di età e Paesi di provenienza.

Prendendo la lente di ingrandimento e scorrendo la situazione Comune per Comune, il capoluogo che due anni fa aveva superato i 259mila abitanti, conta 77.648 diplomati italiani e 13.407 stranieri, mentre i laureati connazionali che risiedono in città sono quasi 46mila e gli stranieri 4.186, per un totale di oltre 141mila residenti in possesso di un’istruzione almeno superiore, contro 99mila veronesi che arrivano al massimo alla terza media.

A Villafranca, al secondo posto per numero di abitanti, oltre 33mila, si contano più di 11mila diplomati italiani, 1.345 stranieri; 3.747 laureati connazionali e 370 di origine estera, per un totale di popolazione con un livello di istruzione, almeno superiore, pari a 16.462 unità, contro i 14.296 concittadini che al massimo hanno conseguito la licenza di scuola media inferiore.

Più in generale nei Comuni meglio serviti dalla rete di scuole secondarie superiori, è già avvenuto da tempo il sorpasso di diplomati e laureati sul numero dei residenti meno istruiti. A San Bonifacio le cifre si equivalgono, oltre 9.700 abitanti nelle pattuglie dei più e meno istruiti. A Legnago, 25.443 residenti censiti, i cittadini più scolarizzati sono 12.133 contro gli 11.573 che hanno finito le elementari e medie. A San Pietro In Cariano oltre 6.800 abitanti hanno diploma o laurea contro i 5.220 che si sono fermati alla licenza media. Ma a Casaleone, per fare un esempio, i primi sono solo 2.044; i secondi, 3.153. Idem a Gazzo Veronese, dove chi ha titoli di studio più elevati è una minoranza di 1.893 cittadini, contro 2.961 abitanti che hanno interrotto prima. Il copione si ripete in alcune località della montagna veronese o dell’entroterra gardesano, ma ad incidere nei contesti esaminati è anche l’età media della popolazione residente. Più è elevata la concentrazione di anziani e più frequentemente i titoli di studio sono bassi.

Valeria Zanetti - larena.it 02 06 2022

Data ultima modifica: 13 giugno 2022